DDL CONCORRENZA, PIU’ TRASPARENZA SUL WEB PER LE SPESE DI MUTUI E FINANZIAMENTI

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Sarà il web, secondo il disegno di legge sulla concorrenza approvato alla Camera con 268 voti, il metro di comparazione per individuare e confrontare le spese connesse all’accensione di un mutuo bancario. Il provvedimento attualmente in fase di vaglio al Senato, punta sostanzialmente il dito verso le assicurazioni allo scopo di favorirne maggiormente sia la trasparenza sia la libera concorrenza allo scopo di fornire, al consumatore, un prodotto finale veramente competitivo, chiaro e limpido. Per garantire infatti queste condizioni, l’Istituto Bancario, come cita l’Articolo 25, è tenuto a presentare almeno altri due preventivi quando si prospettano delle “polizze accessorie a contratti di finanziamento e mutui”. La mancata presentazione dei preventivi comporta per la Banca una sanzione “in misura pari a quanto stabilito dall’articolo 324 del Codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, e successive modificazioni.». L’istituto di credito, inoltre, deve sempre avvisare il cliente che tale polizza può essere reperita anche sul libero mercato e deve informarlo se la concessione del mutuo sia subordinata alla stipula della suddetta polizza. Secondo il precedente Articolo 24, anche le spese bancarie devono essere confrontate attraverso la pubblicazione on-line secondo le procedure di libera offerta concorrenziale, individuando i prodotti maggiormente diffusi tra la clientela dando la possibilità al consumatore di ottenere un confronto tra le spese che vengono addebitate da ogni singolo erogatore di servizi. Quello della “migliore offerta” è sicuramente un trend positivo per il mercato, un’opportunità in più per il compratore di servizi che verrà maggiormente stimolato alla ricerca del prodotto più conveniente e sopratutto più trasparente. Ci si augura solo che tutta questa corsa al ribasso non comprometta il livello qualitativo a cui oggi siamo ben abituati.

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