Fondo Mutui fino a 650 milioni di Euro

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Il nuovo Fondo di garanzia per la casa avrà una dotazione finanziaria di 650 milioni di euro, che potrà attivare circa 20 miliardi di nuovi finanziamenti. Lo comunica una nota congiunta di Tesoro e Abi, relativa alla firma di un protocollo d’intesa sottoscritto dalle due parti che fissa le modalità di adesione delle banche allo strumento e i termini del “manuale d’uso” della Consap.

Si aggiunge un altro tassello, quindi, al fondo per il sostegno all’acquisto (o ristrutturazione) della prima casa, istituito quasi un anno fa con la legge di Stabilità e regolato dal decreto interministeriale del 31 luglio scorso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 settembre.

Il fondo prevede la concessione di garanzie, in caso di escussione da parte della banca, per un massimo del 50% della quota capitale di mutui ipotecari (non oltre i 250mila euro), per l’acquisto di immobili sul territorio italiano e non di lusso (categorie catastali A1, A8 e A9 e non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel Dm Lavori pubblici n.1072/1969) da adibire ad abitazione principale del mutuatario.

Il Fondo, scrivono Tesoro e Abi, «rappresenta un importante strumento di accesso al credito per la casa a favore dei cittadini, oltre che un immediato impulso alla crescita attraverso il rilancio del settore immobiliare, anche sotto il profilo dell’efficienza energetica». In particolare il nuovo strumento sostituisce e amplia il raggio d’azione del vecchio fondo “Giovani Coppie”, ora non più attivo.

Possono infatti fare richiesta delle nuove garanzie tutti coloro che, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non siano proprietari di altri immobili ad uso abitativo salvo quelli acquisiti per successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.

Ferma restando la facoltà della banca di erogare il mutuo, è previsto un “tasso calmierato” (tasso effettivo globale non superiore al tasso effettivo globale medio pubblicato trimestralmente dal Mef) per le seguenti categorie: le giovani coppie (in cui almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni); i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori; i giovani di età inferiore ai trentacinque anni titolari di un rapporto di lavoro atipico; conduttori di alloggi di proprietà degli Iacp, comunque denominati.

Il protocollo fissa anche i tempi certi per l’operatività del Fondo: le banche/intermediari finanziari hanno trenta giorni lavorativi, dal momento della loro adesione all’iniziativa, per erogare il servizio ai cittadini, a patto che la Consap, società del Mef gestore del Fondo, abbia predisposto da almeno 30 giorni lavorativi il manuale d’uso per l’accesso delle stesse banche all’infrastruttura telematica. Attivata la procedura, i cittadini potranno presentare le domande di accesso al Fondo direttamente alla banca/intermediario finanziario a cui sirichiede il mutuo, utilizzando la modulistica che sarà resa disponibile sul sito del Dipartimento del Tesoro, sul sito della Consap e sui siti di tutte le banche aderenti (che al oro volta saranno elencate sul sito Consap e Abi).

 

Fonti: Tesoro, Abi e Sole24Ore