Incentivi: obbligatorio il “bonifico parlante”

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L’iter è stato molto semplificato negli ultimi anni, e il passo fondamentale resta quello del bonifico “parlante”, che dev’essere eseguito dalla stessa persona alla quale sono intestate le fatture: beneficiario del maxi-sconto è chi sostiene la spesa, sia proprietario o meno (inquilino, comodatario, usufruttuario) dell’abitazione oggetto dell’intervento (sono incluse anche le spese per opere su parti comuni dell’edificio). Nei bonifici dovranno essere riportati la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane Spa per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.

Inoltre, per il via alla ristrutturazione di un immobile sarà necessaria anche la presentazione della Cila, Comunicazione inizio lavori asseverata, pratica amministrativa che viene utilizzata nel campo dell’edilizia per poter effettuare lavori di ristrutturazione di vario genere e che permette di spostare tramezzi, aprire porte interne, rifare i bagni, sostituire gli impianti a servizio del locale. utturazione di vario genere e che permette di spostare tramezzi, aprire porte interne, rifare i bagni, sostituire gli impianti a servizio del locale.