ADEGUAMENTO SISMICO, COME ACCEDERE AL SISMABONUS

2198

Grazie alla legge di Bilancio 2018 e i relativi lavori di efficientamento energetico, chi intende intraprendere lavori di adeguamento antisismico sugli edifici (anche istituti di edilizia popolare) può usufruire del Sismabonus, con interventi agevolabili dal 50% all’85%.

Il Sismabonus prevede una detrazione delle spese sostenute per l’adozione di misure antisismiche che migliorino la classe di rischio degli immobili che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità e a quelli situati nelle zone a minor rischio.  Tale  agevolazione,  valida  fino  al  31  dicembre  2021, può essere fruita sia dai soggetti passivi Irpef sia dai soggetti passivi Ires e per interventi realizzati su tutti gli immobili di tipo abitativo e su quelli utilizzati per attività produttive.

La detrazione va calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno e deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo, nell’anno in cui sono state sostenute le spese e in quelli successivi. La detrazione parte dal 50% delle spese (nel caso in cui l’intervento non migliori la classe sismica) e sale quando la realizzazione degli interventi produce una riduzione del rischio sismico: gli interventi che determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore usufruiscono della detrazione del 70%, mentre gli interventi che permettono il passaggio a due classi di rischio inferiori godono della detrazione dell’80%. Quando gli interventi sono realizzati in edifici condominiali, le detrazioni sono:

– 75%, nel caso di passaggio a una classe di rischio inferiore;

– 85%, quando si passa a due classi di rischio inferiori. Anche in questo caso le detrazioni si applicano su un ammontare delle spese non superiore a 96.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio e vanno ripartite in 5 quote  annuali di pari importo.

La detrazione sarà ripartita in dieci quote annuali di pari importo e verrà calcolata su una spesa massima di 136mila euro moltiplicata per il numero delle unità  immobiliari  che  compongono  l’edificio  (si  tratta della somma del tetto di 96mila euro per unità immobiliare previsto dal sismabonus “tradizionale” e di quello  di  40mila  euro  per  unità  immobiliare  fissato per l’ecobonus).

APPROFONDIMENTO

Consolidamento delle murature

In  alcuni  casi  potrebbe  essere  necessario  il  consolidamento  delle  murature  attraverso cerchiature,  cuciture  metalliche,  riduzione  delle  spinte  di  archi  e  volte,  riduzione  della eccessiva deformabilità dei solai, interventi in copertura, incremento della resistenza nei maschi  murari,  rinforzo  mediante  reticolo  cementato,  inserimento  di  paretine  armate, interventi in fondazione o giunti sismici.

Consolidamento solai e strutture in legno

Anche  per  il  consolidamento  di  solai  e  strutture  in  legno  si  può  pensare  a  sistemi  per l’irrigidimento attraverso dei sistemi controventati o sistemi di consolidamento di travi e solai.

Focus

Dispositivi antisismici isolatori e dissipatori

Per rendere la struttura più rigida e meno vulnerabile  all’azione  sismica,  spesso  si  punta  alla  creazione  di  vincoli  efficaci  tra  i  diversi  componenti  che  possano  anche  contrastare  la  rotazione  torsionale  delle  travi  alte  e  delle capriate  (attraverso  un  blocco  alla  trave  che potrebbe ribaltare).

I  dissipatori  di  energia,  ad  esempio,  disperdono  gran  parte  dell’energia  trasmessa  alla  struttura  durante  il  sisma,  riducendo  così  le sollecitazioni negli elementi strutturali.

L’isolamento  alla  base  mediante  “isolatori  a pendolo”  è  una  tecnologia  che  permette  alla struttura  esistente  di  avere  una  maggiore  capacità resistente ad un evento sismico.  Questa  tecnologia  si  può  utilizzare  sia  per  la realizzazione di strutture antisismiche sia per l’adeguamento  di  strutture  esistenti,  essendo l’applicazione  limitata  al  rinforzo  locale  dei pilastri.