IL DOPO EXPO quale destino per i suoi padiglioni?

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IMG_3120NUOVA VITA PER POCHI NON PER TUTTI
Smantellare 65 edifici costati oltre mezzo miliardo di euro è un’impresa complessa, a maggior ragione se poi si vuole recuperarne almeno una parte. La demolizione totale sarebbe la soluzione più semplice ma anche uno spreco di ingenti proporzioni, cosa che ha reso i paesi espositori disponibili nella maggioranza dei casi a dare nuova vita alle proprie costruzioni.

MUSEI IN PATRIA E CENTRI FORMATIVI ALTROVE
Alcune di queste raggiungeranno i paesi di origine come nel caso dell’originale alveare progettato da Wolfgang Buttress, progressivamente smontato e trasportato in Gran Bretagna dove sormonterà il parco del Royal Kew Gardens oppure il padiglione della Repubblica Ceca che diventerà un centro direzionale. in patria,  diventerà un centro direzionale. Il recupero nei propri paesi d’origine toccherà anche il Bahrein che si trasformerà in orto botanico mentre quello indonesiano diventerà un museo, il Cile si commuterà in centro culturale/biblioteca a Santiago del Cile, le torri svizzere diventeranno serre, gli Emirati Arabi Uniti torneranno a Masdan City (Dubai) , mentre l’Azerbaigian rientrerà nella sua capitale Baku sotto le spoglie di un centro culinario. C’è chi non rientrerà in patria ma verrà comunque riutilizzato in altri paesi , come il principato di Monaco devoluto a fini sociali in Burkina Faso come Centro di ormazione Medica, o il padiglione realizzato per l’organizzazione “Save The Children” che diventerà un centro di cooperazione in Libano.

IMG_3106RISTORANTI O CENTRI SPORTIVI IN ITALIA
Molti di questi edifici rimarranno qui in Italia assumendo funzioni diverse, la più curiosa è senz’altro la destinazione dell’Uruguay che si trasformerà in un ristorante etnico di Origgio, anche il padiglione della Coca Cola si sposta in Famagosta presso il parco Robinson dove sarà un campo di Basket mentre la struttura a vele del Kuwait ospiterà uffici pubblici nella Val Brembilla. E L’Italia? Come preannunciato già al termine di EXPO 2015, sia il palazzo del Padiglione, sia il Padiglione Zero che l’Albero della vita resteranno nella loro originaria posizione ad abbellire il centro fieristico di Rho Pero. Destino invece incerto per alcuni padiglioni tra cui la Francia e la Slovenia, il cui destino è in corso di discussione.