Mutui: Spread ancora in discesa. Sfiorata quota 200

1048

Ottime notizie sul fronte mutui. Non accenna a fermarsi, infatti, la discesa degli spread che passano dal 3,5% medio di inizio 2013  a offerte poco sopra il 2%. A risentire di questa discesa sono soprattutto i tassi dei variabili, come si evince dai panel di ricerca di mutuionline.it, con i migliori tassi fissi si pongono a 20 anni al 4,75% e quelli medi al 5,4%; negli indicizzati si arriva poco sopra il 2,5% dell’offerta più conveniente e al 3% della media.

Rimane molto elevato, tuttavia, il gap tra fissi e variabili, circa 240 punti, che in termini di rata mensile per un mutuo da 100mila euro significano 127 euro di differenza. Ma ci sono altri dati che lasciano lo spazio a un ragionevole ottimismo sul ritorno delle erogazioni: innanzitutto la ripresa della domanda, in crescita ininterrotta dall’estate scorsa. E’ vero che una richiesta di mutuo non si trasforma automaticamente nella sua concessione, ma nella maggior parte dei casi il cliente che avvia un’istruttoria lo fa perché ha già ottenuto un benestare di massima.
Sul mercato si attendono inoltre gli effetti del piano casa con il lancio dei mutui garantiti dalla Cassa depositi e prestiti per tipologie familiari e reddituali che non hanno accesso alle erogazioni, come lavoratori atipici, genitori separati con figli, famiglie monoreddito. Gli stanziamenti andranno preferibilmente all’acquisto di abitazioni ad alta efficienza energetica. C’è però un limite la cui incidenza si potrà valutare solo con il tempo: alle banche rimane una completa discrezionalità nell’assegnazione dei mutui. Se non ritengono il potenziale debitore in linea con i loro criteri di scoring non hanno alcun obbligo di erogare il finanziamento.