SE NON RIESCO PIU’ A PAGARE LE RATE DEL MUTUO

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Dovrebbe rimanere in vigore anche la detrazione dal 50% all’80% per i contribuenti che effettueranno lavori per la riduzione del rischio sismico sia in edifici singoli che in condomini.
Col sisma bonus rimane in vigore la possibilità di migliorare la classe sismica degli edifici, migliorando la sicurezza per un importo di spesa massimo di 96.000 euro all’anno per ogni unità immobiliare.
Da agosto 2019, inoltre, è possibile richiedere all’impresa che effettua i lavori l’applicazione dello sconto immediato in fattura, cioè si può richiedere un contributo di pari ammontare alla detrazione, spettante sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi.

Nel primo caso il debitore non è in grado di pagare regolarmente le rate di mutuo del finanziamento concesso a causa di una situazione economica difficile. In questo caso il debitore non è stato ancora dichiarato insolvente, ma la banca erogante reputa assai improbabile che il contraente del mutuo possa rispettare gli impegni presi. Nel secondo caso il debitore non paga il mutuo già da diverso tempo e la banca erogante, dopo aver provveduto a effettuare tutto l’iter previsto e successivamente all’atto di pignoramento, consapevole di non poter rientrare del credito vantato, provvede alla cessione dello stesso a Società di NPL e fondi specializzati nell’acquisizione di crediti deteriorati per ammortizzare quanto più possibile le perdite previste.

Ciò comporta l’assunzione del credito e l’acquisizione dei diritti nei confronti del debitore e i rischi derivanti. Ne consegue che l’acquisizione del credito avviene ad un valore nettamente inferiore, di conseguenza il debitore è contattato da soggetti diversi subendo in modo molto stringente la richiesta di pagamento del debito, in alternativa all’alienazione della propria casa all’asta. Per il debitore tuttavia ci sono due soluzioni per poter saldare il debito contratto. La prima è proporre alla società detentrice del credito un accordo di carattere stragiudiziale, dove il debitore offre un determinato importo a chiusura totale del credito e in caso di accettazione il creditore libererà il debitore da ogni vincolo e pretesa futura. L’alternativa è lasciare libero l’immobile occupato senza titolo con la speranza che la vendita dello stesso possa assorbire il credito vantato. Affidarsi a legali professionisti o Società di consulenza in materia è opportuno perché un accordo stragiudiziale può essere un vantaggio per entrambi le parti interessate a concludere in tempi brevi la vertenza senza dover affrontare le ingenti spese della procedura esecutiva.