Certificazione Energetica, nuova variabile immobiliare

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Sono ormai un paio d’anni che nell’ambiente del settore immobiliare, si sente parlare sempre più spesso di Certificazione Energetica. Ma nello specifico, di cosa si tratta? Vediamolo insieme.

L’ACE (Attestato di Certificazione Energetica) è uno strumento di valutazione della prestazione energetica degli edifici, ovvero l’indicatore dei consumi e quindi dei costi ad essi connessi oggi obbligo di legge. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini e i professionisti sulle problematiche energetico-ambientali, guidando costruttori, proprietari e inquilini verso un’attenzione decisamente maggiore, rispetto al passato, a standard elevati di efficienza energetica. Questo importante documento viene redatto sulla base di dati e calcoli specifici, definisce la classe energetica di appartenenza dell’edificio (A+, A, B, C, D, E, F e G), che ne rispecchia la prestazione e le caratteristiche energetiche. Il certificatore è un professionista abilitato con competenze multidisciplinari (generalmente un architetto), le cui conoscenze vanno dalle tecniche di costruzione alle caratteristiche dei materiali sia tradizionali che innovativi, al funzionamento ed alla gestione degli impianti (termici, di condizionamento, elettrici) e devono essere iscritti a uno specifico elenco regionale di “certificatori”.

La prestazione o il rendimento energetico di un edificio, attestato dalla certificazione energetica, corrisponde al fabbisogno annuo di energia necessaria per soddisfare: la climatizzazione invernale ed estiva, il riscaldamento dell’acqua per uso domestico, la ventilazione e l’ illuminazione. L’attestato di certificazione energetica ha una validità temporale massima di dieci anni.