DECRETO MUTUI 2016 . MAGGIORE TRASPARENZA E TUTELA PER CHI RICHIEDE UN MUTUO

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L’intento del Decreto Mutui, contrariamente a quanto paventato da un informazione troppo spesso superficiale e pessimista, è quello di offrire a chi vuole sottoscrivere un contratto di mutuo con una Banca, un adeguata protezione oltre ad innalzare lo standard qualitativo di chi opera nel settore del credito. Nel Comma 2 viene esplicitamente indicato che tutti i costi relativi ai servizi accessori e connessi (compresa quindi la valutazione del bene immobile da parte di un perito) devono essere inseriti nel costo totale del credito ad eccezione della Trascrizione dell’atto di compravendita dell’immobile e le penali per l’inadempienza del consumatore. L’articolo 120 septies del decreto impone agli operatori finanziari un comportamento corretto, diligente e trasparente. In particolare il consumatore deve essere edotto dei termini entro cui fornire le informazioni necessarie alla valutazione del suo merito creditizio, della circostanza che verrà consultata una banca dati, della possibilità di ricevere consulenza e dei possibili effetti del contratto in caso di inadempienza. Per quanto riguarda gli intermediari del credito, sono tenuti a informare il finanziatore dell’eventuale compenso che riceverà dal consumatore per i suoi servizi. Anche per quanto riguarda la valutazione del bene immobile vengono richiesti standard affidabili che siano in linea con il controllo statistico effettuato dall’OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare). E’ fatto inoltre espresso divieto di commercializzare prodotti creditizi in abbinata con altri prodotti accessori (ad esempio assicurazioni sulla casa, sul mutuo, sulla persona, ecc.) nel caso in cui il prodotto principale (il mutuo) non sia vendibile separatamente.