RINASCE IL MERCATO NON RESIDENZIALE, E’ CACCIA AL NEGOZIO A MILANO

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Se fino a poco tempo fa sembrava cronico parlare continuamente di crisi nel settore immobiliare, quando veniva affrontato l’argomento “immobili commerciali” ci si metteva letteralmente le mani nei capelli. A partire dal 2016 è iniziata invece un’inversione di tendenza per quanto riguarda il comparto non residenziale. Secondo l’Italy Annual Property Index, il rapporto annuale sul mercato immobiliare italiano elaborato dalla Società Finanziaria americana MSCI (Morgan Stanley Capital International) il commerciale nazionale ha riportato un rendimento complessivo del  4,4% dato dalla somma del rendimento di locazione e crescita in conto capitale. Un’ottima performance che ha coinvolto tutti i settori, dall’industriale ai centri commerciali fino agli uffici. In particolare questi ultimi hanno registrato, sopratutto a Milano, un total return veramente degno di nota, attestato attorno al +5,5%, un risultato che non si vedeva da prima della crisi, ovvero nove anni fa. A riprova dell’ottima salute di cui sta nuovamente godendo il mercato non residenziale milanese ci sono i numerosi investimenti che in questi anni hanno coinvolto grandi colossi americani ed europei  (Starbucks, Amazon, Microsoft) e il rialzo sempre più importante del comparto negozi, soprattutto nelle zone centrali e di passaggio, nelle cosiddette vie dello shopping, con rendimenti che oscillano tra il 7 e l’8% annuo lordo. Prezzi di vendita e canoni di locazione con il segno + sempre più marcato fanno ben sperare chi in questi anni di dura crisi ha investito nel mattone commerciale meneghino portandosi a casa un piccolo tesoretto che oggi può tranquillamente far fruttare.