A milano esplode l’affitto breve…si rilancia la seconda casa

1439

Si è parlato molto in questi ultimi mesi dei grandi risultati fatti registrare da Airbnb e da portali simili dedicati agli affitti a breve termine, una tendenza che, se fino a qualche anno fa interessava soprattutto luoghi dedicati alle vacanze nel periodo estivo, sta velocemente prendendo piede anche nelle grandi città dove sempre più turisti e visitatori richiedono alloggi per pochi giorni da dedicare alla visita delle meraviglie culturali del luogo. In particolare il
fenomeno sta coinvolgendo città come Firenze, Bologna, Bari e naturalmente Milano, la cui rinascita, come capitale non solo del commercio e della moda, ma anche della cultura e del divertimento, è sotto gli occhi di tutti. In base ai dati raccolti dal portale Airbnb la percentuale di incremento delle inserzioni presenti sul sito è salita del 111% dal 2015 al 2016, una variazione che fa molto riflettere chi vuole investire nel mattone, sopratutto nelle seconde case. Rivedendo in rialzo la percentuale di reddito, anche le implacabili tassazioni divengono più sostenibili. Una ventata d’aria fresca per tutto l’indotto del turismo e per il mercato immobiliare, dove si pensava che mettere a reddito un immobile fosse solo causa di grattacapi e imposizioni fiscali, ma al contrario diviene un’opportunità. Oggi si può realmente pensare che, grazie agli affitti brevi, nascano nuove forme di investimento, indispensabile per il mercato immobiliare, da sempre avaro di innovazione.