Tra i provvedimenti a beneficio della casa previsti dal Decreto Sostegni, uno aiuta inquilini in difficoltà con l’affitto e con lo sfratto in corso e un altro va a favore di chi ha comprato casa ma non riesce a pagare il mutuo.
Sfratti e canoni non pagati
Arriva la proroga di pignoramenti e sfratti per morosità, limitata però a sostenere chi è in difficoltà per la pandemia.
Le esecuzioni saranno bloccate fino al:
- 30 settembre 2021 se convalidate dal 28 febbraio 2020 al 30 settembre 2020;
- 31 dicembre 2021 per le convalide pronunciate tra il 1° ottobre 2020 e il 30 giugno 2021.
La sospensione per gli sfratti notificati prima del 28 febbraio 2020 è scaduta il 30 giugno 2021.
Pignoramenti immobiliari
Per chi è in difficoltà sarà possibile chiedere la ristrutturazione di mutui ipotecari (o finanziamenti) per l’abitazione principale, oggetto di procedura esecutiva. Le condizioni per aderire sono:
- aver rimborsato, alla presentazione dell’istanza, almeno il 5% del capitale originariamente finanziato;
- la casa non deve rientrare nelle categorie catastali A1, A8 e A9 e comunque non deve essere «di lusso»;
- la richiesta va presentata entro il 31 dicembre 2022;
- la procedura esecutiva deve essere pendente alla presentazione della domanda e il pignoramento deve essere stato notificato entro il 21 marzo 2021;
- il debito complessivo non deve superare i 250mila euro;
- la dilazione dell’importo rinegoziato deve essere non inferiore a 10 anni e non superiore a 30 (in ogni caso non oltre gli 80 anni del debitore).
Le rinegoziazioni e i finanziamenti possono essere assistiti a prima richiesta dal Fondo di garanzia per la prima casa.
Il giudice dell’esecuzione immobiliare può comunque sospendere il processo fino a sei mesi, su istanza del debitore.
Va evidenziato che i beneficiari devono essere classificati come “consumatori” e sono pertanto esclusi tutti coloro che hanno contratto mutui o prestiti in relazione alla loro attività commerciale o professionale.
Analizzando nel dettaglio la misura, va specificato inoltre che le rate sospese comportano un aumento degli interessi futuri.
Il Decreto Sostegni pertanto conferma le misure sospensive per la rinegoziazione del mutuo e per le esecuzioni immobiliari promosse da istituti di credito finanziatori dell’acquisto della prima casa.
Il legislatore cerca di raggiungere sempre più frequentemente un accordo con i creditori fuori dai canoni, spesso troppo rigidi ed eccessivamente punitivi per i debitori, privilegiando gli accordi a saldo e stralcio, che, se vengono seguiti da professionisti preparati, possono essere soddisfacenti per entrambi non vedendo i loro beni svalutato dalla rigida gabbia della tradizionale procedura esecutiva.
Nuovi strumenti per nuove opportunità.