ANCHE LE CASE VACANZE SONO COPERTE DAL BONUS RISTRUTTURAZIONE

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Per invogliare i proprietari a rimettere a nuovo le proprie case e, di conseguenza, rinnovare l’aspetto delle città italiane, il governo da alcuni anni assicura un incentivo per la ristrutturazione. Questa agevolazione permette di detrarre il 50% delle spese per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati sull’abitazione di residenza. E per chi ne possiede una è utile ricordare che è possibile richiedere il bonus ristrutturazione anche per la seconda casa, quella destinata alle vacanze.

Come funziona

Prima di tutto è importante ricordare che il bonus può essere destinato solo a rifacimenti di edifici già censiti al catasto o di cui è stato richiesto il censimento. Quello che si può ottenere è una detrazione fiscale sull’Irpef lorda che coprirà il 50% dei costi sostenuti nel 2020 e il 36% di quelli affrontati a partire dal 2021. In quest’ultimo caso, però, la spesa non dovrà essere superiore ai 48 mila euro.

Questa somma verrà restituita nell’arco di dieci anni, attraverso una serie di rate di pari importo. Chi possiede diverse case vacanza da ristrutturare potrà beneficiare di un bonus per ciascuno degli immobili.

Quando si può richiedere

Il bonus ristrutturazione può essere ottenuto quando si effettuano interventi di: manutenzione ordinaria sulle parti comuni del condominio, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento, ristrutturazione edilizia.

Ci sono alcuni casi in cui però non è possibile accedervi: ad esempio per lavori che interessano costruzioni nuove o parti autonome rispetto all’unità immobiliare vera e propria.

Interventi minori e sostenibilità

Oltre a quelli già definiti, vi sono altri lavori per i quali è possibile richiedere il bonus: tra questi vi sono ad esempio la realizzazione di autorimesse e posti auto, la ricostruzione di edifici danneggiati da calamità naturali o, ancora, la messa in sicurezza nel rispetto delle misure antisismiche. Per questa specifica manutenzione l’agevolazione può arrivare a coprire anche l’80% del totale.

Altri interventi che possono essere detratti sono quelli di bonifica dell’amianto o mirati alla riduzione del rischio di incidenti domestici. Ma anche i lavori per rendere la casa più sostenibile vengono incoraggiati: l’installazione di impianti fotovoltaici viene infatti inclusa nel bonus, a patto però che l’energia prodotta serva unicamente quell’abitazione.

Fonte immobiliare.it/news