DALL’EUROPA ALLE BANCHE ITALIANE MAGGIOR ATTENZIONE ALLA VALUTAZIONE IMMOBILIARE

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aste-giudiziarie1Una corretta valutazione immobiliare è una forma importante di tutela per il consumatore oltre che un ulteriore grado di trasparenza nei rapporti tra il cliente e l’Istituto bancario. Per questo nel 2016 il governo Italiano ha recepito nel proprio ordinamento la Direttiva UE 2014/17 (Conosciuta anche come Direttiva Mutui) in relazione alla figura dei valutatori immobiliari, individuandone le caratteristiche professionali e le competenze tecnico-giuridiche che lo rendano atto all’esercizio della professione. Ad oggi per poter esercitare il ruolo di perito valutatore per conto di Istituti bancari, si deve appartenere a determinate categorie quali gli agenti immobiliari, periti delle Camere di Commercio, ingegneri, architetti ma anche geometri, agronomi e periti industriali.
L’esperienza necessaria per accedere al ruolo deve essere triennale e deve includere nel proprio background formativo specifiche competenze nel ramo estimativo, economico, tecnico e fiscale. Le linee guida relative alla valutazione immobiliare vengono invece tracciate dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) la quale, attenendosi alle direttive europee, pone particolare attenzione alla corretta valutazione per la quale ogni tecnico deve assumersi una diretta responsabilità anche e sopratutto nei confronti dei creditori. Resta ancora particolarmente rilevante l’assenza di uno specifico albo professionale che permetta al valutatore un riconoscimento definitivo che lo ponga in una dimensione obiettiva e indipendente nell’elaborazione della valutazione stessa, secondo i principi indicati dalle direttive europee. Al professionista, dal canto suo, tocca l’impegno obbligatorio di un costante aggiornamento che si traduce in almeno 60 ore di formazione nell’arco di un triennio, come per tutti i professionisti iscritti ad un albo specifico.