Mercato: il boom dei contratti atipici

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Che il mercato immobiliare sia profondamente cambiato negli ultimi anni è ormai chiaro a tutti. Tante realtà del settore sono scomparse, altre hanno avuto la capacità di adattarsi. Anche e soprattutto grazie all’apertura verso le nuove forme contrattuali. Ma quali sono i motivi che hanno facilitato la diffusione di queste tipologie contrattuali? Per avere un quadro più chiaro della situazione abbiamo interpellato chi può toccare con mano e quotidianamente la situazione immobiliare. Giuseppe Festa, socio titolare della Promoland Srl con diversi uffici a marchio ProfessioneCasa sull’hinerland ovest di Milano, spiega così l’evoluzione del fenomeno:

“In un mercato privo dei necessari appoggi finanziari, il rapporto tra offerta e richiesta  si sbilancia a causa di un perdurante calo del numero di compravendite, con il conseguente  disorientatamento generato dall’eccesso di offerta. Proporre, invece,  un immobile anche con un un pagamento rateizzato e con la sua immediata consegna, viene percepito come un segno di attenzione sia verso il compratore che può considerare la possibilità di un acquisto altrimenti negata, sia per il venditore che ha molte più chances di vendita con il contratto atipico che non con la vendita tradizionale”.

Quale è l’identikit del classico cliente compratore?

“La giovane famiglia che non ha messo da parte il 20/30% dell’aquisto (percentuale media richiesta ancora oggi dalle banche) e che, senza questa alternativa, si vedrebbe costretta ad andare in affitto senza avere la possibilità di incrementare il capitale messo da parte. Un circolo vizioso al quale solo questa tipologia di contratto ha potuto mettere fine”.

Sono formule contrattuali che soddisfano anche i venditori?

“Visto il buon numero di adesioni che stiamo registrando direi di sì. Anche se ancor più contenti sono i costruttori. Considerate che negli ultimi anni sono sorti tantissimi complessi residenziali con appartamenti in classe energetica A oppure A+ che vedono ancora tantissimo invenduto. Tutte unità immobiliari in pronta consegna che generano solamente costi a chi le ha costruite e che è ben contento di poter vendere (anche se con rogiti spostati a due o tre anni). Almeno evita un vero e proprio salasso di spese. Chiariamo, sono contenti anche tanti proprietari privati che da tempo cercavano di vendere case vuote che gravavano con le loro spese nel bilancio famigliare”.

Tra tutti i contratti atipici quale ha il riscontro migliore?

“Noi proponiamo Affitti con Riscatto, Nude proprietà a tempo determinato e Carpe Diem. Quello più apprezzato dai clienti è il Carpe Diem, soprattutto perchè a differenza dell’Affitto con Riscatto permette di accantonare come acconto prezzo l’intero importo della rata mensile concordata. Senza ‘sprecare’ nulla”.