L’INCREMENTO IMMOBILIARE È PIÙ FORTE DEL PIL

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ARRIVA LA CONFERMA AL 23° FORUM  DI SCENARI IMMOBILIARI

A metà Settembre, a Santa Margherita Ligure, si è tenuto il 23mo Forum di Scenari Immobiliari, uno dei più autorevoli (e indipendenti) Istituti di Ricerche e studio immobiliare. Un evento che ogni anno riesce a tracciare in maniera esaustiva e sintetica la situazione generale del mercato italiano, situazione riportata di seguito su quasi tutta la stampa specializzata. Al di là della cassa di risonanza che questo meeting riesce a produrre attraverso la quasi totalità della comunicazione mediatica di settore, sono i contenuti estrapolati a dare una visione decisamente positiva di questo 2015, ormai prossima alla chiusura. Già da inizio dell’anno si prospettava da più parti che fosse proprio questo l’annus mirabilis del mercato immobiliare, grazie anche a speranzosi segnali di ripresa che già tracciavano il segno più sul 2014. Un cauto aumento delle compravendite (+1,6/1,8%), un generale ridimensionamento dei tassi d’interesse sui mutui bancari, un deciso calo dei prezzi, tutti segnali che, a ragione, davano per certo, che questo era il momento giusto per comprare casa. I risultati emersi dal Forum Scenari confermano le nostre previsioni dando per certo l’incremento di compravendite attorno al 3,7% rispetto al 2014 con un valore globale delle transazioni effettuate pari a 112 miliardi di euro previsti per fine anno, ma l’ottimismo non finisce qui perchè nel 2016 – spiega Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari – le cose andranno ancora meglio, la crescita stimata, è indicata al 5,4%, un incremento questo che arriva a superare addirittura quello del PIL italiano, il Prodotto Interno Lordo ha infatti una percentuale di sviluppo che non arriva all’1%. Un raffronto quest’ultimo che ha scosso considerevolmente la stampa specializzata, considerato che il mercato immobiliare è da sempre in Italia, il motore trainante di buona parte dell’economia nazionale. Le speranze riposte in questa crescita esponenziale fanno intravedere una nuova fase positiva, alimentata da un rinnovato interesse per il nostro patrimonio immobiliare di lusso, da parte degli operatori esteri, segnale che l’indicatore “A Rischio” non ci contraddistingue più dal punto di vista economico.

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